
Una volta ho letto da qualche parte che bisognerebbe essere come il cielo, infiniti, aperti, mutevoli. Io lo osservo spesso, il cielo. Non ha paura della luce infuocata del Sole, accecante e bruciante. Non ha paura delle nuvole, le lascia passare, non le trattiene né le spinge via. Le nuvole arrivano, passano e se ne vanno. A volte restano per un po' e provocano tuoni, lampi e piogge torrenziali che a noi possono fare paura, ma non al cielo. Il cielo sa che quelle nuvole e quella pioggia sono temporanee e utili, e che il sole tornerà a splendere di nuovo. Il cielo non teme il buio della notte, perché temporaneo, ciclico, rassicurante, necessario allo splendore della luna e delle stelle e complementare alla luce del giorno. Il cielo non teme niente, lascia che tutto sia, nel suo fluire e nel suo divenire. E' così che dovremmo essere.
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