lunedì 25 marzo 2013
PARTENZE E TRAGUARDI
Quando ci troviamo coinvolti in una situazione della nostra vita che non sappiamo come andrà a finire, come un amore tormentato, un problema di lavoro o un progetto non facile da realizzare, vorremmo essere in grado di conoscere il futuro in anticipo, di immaginare cosa succederà. Non a caso cartomanti, astrologi e veggenti sono sempre molto richiesti e ricchi. Vorremmo fosse possibile vedere in modalità fast forward la nostra vita, vedere anche solo una scena futura riassuntiva che ci facesse capire l'evoluzione di ciò che stiamo vivendo oggi. Spesso mi è capitato di pensare che se avessi avuto questa possibilità, se in passato avessi potuto vedere una scena della mia vita futura, sarei sprofondata nella più cupa e inconsolabile disperazione. Non avrei visto accanto a me le persone che avrei voluto vedere, non mi sarei vista in situazioni che avrei immaginato e sperato di vivere e soprattutto certe cose, certe immagini, mi sarebbero risultate incomprensibili, perché avrei totalmente ignorato il come e il perché di quelle scene finali. Ecco perché è sciocco e sbagliato voler conoscere il futuro. E' come vedere la prima mezz'ora di un film e saltare alla scena finale: il film risulta incomprensibile e soprattutto il piacere della visione dell'intera storia va totalmente in fumo. Non è importante il traguardo, ciò che accade alla fine. E' importante lo svolgimento della storia, con le scene intermediarie di collegamento tra l'inizio e la fine. Tutte, nessuna esclusa. Sono importanti i passaggi, è importante il percorso. Partenze e traguardi non sono niente senza il percorso, non hanno alcuna importanza, alcun significato, sono accadimenti privi di senso. Nella vita non è importante sapere cosa succederà, la vita è un continuo work-in-progress e bisogna viverla attimo dopo attimo, creando dei percorsi che siano essi stessi il vero e unico senso della vita. Nessun traguardo, per quanto ambito, potrà mai competere col fascino del percorso, perché il traguardo è solo un momento della nostra vita, mentre il percorso è la vita stessa.
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e peccato se poi, dopo, la trama del film non ce la ricordiamo ;-)
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